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Corvaglia è fascista

L'accusa più classica, come per tutti gli "anti-sette", è di essere un totalitario, un nemico delle libertà liberali e democratiche. Insomma, un fascista. Ovviamente, oltre che la più insulsa delle accuse che si possano muovere ad un critico dei culti abusanti, questa è anche la più assurda fra quelle che si possano attribuire ad un esponente del mondo libertario quale lo scrivente.

Un ottimo esempio di questo filone critico è il testo pubblicato sul sito della European Federation for Freedom of Belief (FOB):

Gli ingredienti dello strano liberalismo antisette: legislazione fascista e intolleranza religiosa

Lo scritto rispondeva ad un precedente mio articolo pubblicato su L'Opinione. Questa risposta ha, a sua volta, avuto una replica che ha reso inutile qualunque altro commento.

 

Secondo un certo Ulrich Ullrich Relebogile Kleinhempel, autore di un articolo su un giornale fintamente scientifico, il sottoscritto avrebbe addirittura contribuito alle politiche anti-inclusive del Baden-Württemberg influenzando con la sua "agenda politico-culturale aggressiva" l' "Institut für Grenzgebiete der Psychologie und Psychohygiene". Godo di un potere straordinario di influenzamento delle politiche dei lander tedeschi, come si può leggere nel testo: ​ Politics of exclusion: On the de-funding of the Institute for Frontier Areas of Psychology and mental health (IGPP) in Freiburg i. B. in Germany ​ A dimostrazione di ciò si cita un passo estrapolato da un mio articolo ed interpretato nel senso contrario alle mie intenzioni e mi si attribuisce una dichiarazione non mia.


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